
La Fondazione Biodiversità del Ministero spagnolo di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente, il Consiglio superiore spagnolo della Ricerca scientifica- Istituto di Scienze marine (ICM/CSIC), l'Università di Genova e l'Istituto nazionale di Scienze marine e Tecnologia di Tunisi hanno partecipato al workshop tenutosi a Barcellona nell'ambito del progetto ENPI-ECOSAFIMED, organizzato da ICM/CSIC. Il progetto punta a studiare l'impatto delle attrezzature tradizionali di pesca sul fondo marino e a proporre misure per ridurlo e mitigarlo. Lo scopo del workshop era formare i partner nell'elaborazione delle immagini scattate durante le indagini oceanografiche effettuate quest'anno e fare il punto sulla situazione generale e lo sviluppo del progetto.
Durante il workshop, i partecipanti hanno analizzato i video dei veicoli sottomarini telecomandati (ROV) girati durante le campagne effettuate sui fondi marini di Italia, Tunisia e Spagna. Questi veicoli hanno ripreso immagini del fondo marino e l'oggetto del workshop era l'edizione e l'elaborazione di tali immagini.
Inoltre, si sono tenute sessioni parallele di aggiornamento sulla situazione finanziaria e lo sviluppo tecnico generale di ECOSAFIMED. Tra le altre cose, i partner hanno discusso della attività di comunicazione, dello stato finanziario di ogni organizzazione, dello sviluppo di attività tecniche, di possibili soluzioni e accordi e dei prossimi passaggi e scadenze.
Il progetto ENPI-ECOSAFIMED iniziato nel gennaio 2014 conta con la partecipazione di diverse organizzazioni di Spagna, Italia e Tunisia. Lo scopo di questa iniziativa è contribuire alla definizione di una politica marittima integrata nel Mediterraneo attraverso la promozione di pratiche di pesca sostenibili. Sulla base dei risultati scientifici ottenuti dopo le indagini a bordo e oceanografiche, si prevede inoltre di scambiare le informazioni sulle migliori prassi con i soggetti interessati a livello locale, regionale ed europeo per promuovere la conservazione degli habitat marini.